I sistemi Mac sono di certo i più diffusi tra i professionisti. Uno dei motivi è sicuramente il fatto che siano più sicuri, più raramente oggetto di attacchi. Tuttavia, come tutto ciò che fa parte della rete, sono sottoposti a un certo fattore di rischio.
Ecco alcuni accorgimenti per proteggere i propri Mac:
- Installare patch e aggiornamenti.Prima regola per difendersi dagli attacchi e installare patch dedicate alla sicurezza. Apple rende disponibili regolarmente aggiornamenti di sicurezza, ed è importante che gli utenti trovino il tempo di implementarli.
- Fare il backup del proprio dispositivo. Time Machine è uno strumento di Apple che crea in automatico backup completi del sistema. Se ci viene colpiti quindi, basta effettuare full system restore partendo dal backup. Consigliabile tenere un backup separato offline per superare il rischio che vengano compromessi dallo stesso attacco.
- Cifrare i dati salvati sul proprio dispositivo.Se può non essere una misura efficace rispetto a molte varianti ransomware, è comunque consigliabile perché può proteggere la propria organizzazione nel caso in cui il device venga colpito da malware finalizzato al furto di file e dati.
- Installare un client per la sicurezza degli endpoint.Banale ma meno scontata di quanto sembri: questo strumento protegge sia il dispositivo, che integrano questa sicurezza all’interno di una più ampia strategia di network security, in modo da sfruttare e condividere threat intelligence per proteggere meglio il dispositivo e tutti gli asset collegati.
- Implementare una sicurezza che copra più vettori.Il vettore principale di malware e infezioni è senza dubbio la posta elettronica, quindi è fondamentale dotarsi di una email security. Dicasi lo stesso per gli strumenti di web security, che individuano, isolano e rispondono alle minacce trovate ovunque nel proprio ambiente di rete.