Fonte: Il Mattino - lunedì 9 dicembre 2024
di Mattia Iovane
Le trasformazioni digitali corrono a una velocità impressionante e l'impatto è travolgente. Stare al passo non è sempre facile, anzi, richiede una lungimiranza e una capacità di previsione notevole. Dunque, la sfida è duplice: la carenza di personale specializzato nelle competenze digitali avanzate e la necessità di colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro.
Secondo un'analisi condotta dalle Camere di Commercio nell'ambito del progetto Selfie 4.0, meno del 10% delle aziende italiane ha già integrato soluzioni di intelligenza artificiale nei propri processi. Nei prossimi tre anni, il 15% delle imprese prevede di avviare investimenti in questa tecnologia, ma l'adozione è frenata da una criticità significativa: le competenze dei lavoratori.
Nello scorso anno queste abilità, richieste a oltre sei assunti su dieci, vengono giudicate difficili da reperire nel 45,6% dei casi. A Napoli c'è chi è riuscito a raccogliere questa sfida raggiungendo risultati sempre più performanti: Skill Factory. È una scuola di alta formazione accreditata presso la Regione Campania e il Ministero del Lavoro, che negli ultimi dieci anni è diventata un punto di riferimento per la formazione digitale nel Mezzogiorno.
L'obiettivo è quello di creare figure professionali altamente qualificate in ambito digitale, in particolare dell'intelligenza artificiale e i suoi relativi campi di applicazione, che rispondano alle esigenze di un mercato del lavoro in continua evoluzione. I corsi sono rivolti sia agli sviluppatori di software sia agli utilizzatori.
Ogni anno vengono erogate oltre 5 mila ore di formazione e 7 mila ore di laboratori, che hanno già permesso di fornire sbocco professionale a più di 3 mila giovani.
Dall'osservatorio di Skill Factory emerge un ulteriore dato significativo che riguarda la crescente partecipazione di donne che si affacciano al mondo dell'intelligenza artificiale, sfidando gli stereotipi e dimostrando come il digitale può essere un'opportunità per tutti.
L'INNOVAZIONE
Siamo dei pionieri dell'intelligenza artificiale, anche grazie alla straordinaria creatività partenopea stiamo portando avanti delle innovazioni importanti in questo settore, afferma con soddisfazione Valerio D'Angelo, amministratore delegato di Fiven, l'azienda a cui fa capo Skill Factory. Grazie alla multidisciplinarietà del nostro team di formatori guidati da Gino Visciano, siamo riusciti a sviluppare software come "MyAiP" che è una fusione tra l'intelligenza artificiale generativa e quella deterministica. Un vero punto di svolta per l'applicazione di questa tecnologia nei processi produttivi aziendali, spiega d'Angelo.
L'intelligenza artificiale generativa crea contenuti originali, come testi o immagini, utilizzando ciò che ha imparato da grandi quantità di dati, con un approccio probabilistico e creativo.
Quella deterministica, invece, segue regole fisse e offre risposte precise e prevedibili basate su input specifici senza generare elementi nuovi. La combinazione di questi due fattori, fa in modo che quella deterministica funga da "filtro" a quella generativa, limitando così i potenziali errori che potrebbero nascere.
Non bisogna avere paura dell'IA, è una straordinaria opportunità che genera un valore altissimo per le aziende in termini produttivi e di conseguenza economici - sottolinea D'Angelo - è un formidabile strumento nelle mani della persona che abbatte costi onerosi e riduce notevolmente i passaggi di ana qualsiasi filiera. Anche in termini occupazionali, noi dimostriamo che possiamo creare nuove figure specializzate proprio in questo».
IL LAVORO
Dunque, Skill Factory si propone come una fucina di talenti nel complesso mondo della trasformazione digitale. I percorsi di formazione sono completamente gratuiti grazie al supporto delle istituzioni e delle aziende interessate a formare personale da impiegare poi all'interno delle proprie realtà, come una sorta di economia circolare del lavoro.
Dal cuore del Centro direzionale di Napoli dove ha sede la scuola vengono formati circa 350 allievi all'anno, di cui maggiormente nella fascia 18-25 anni. Specializzarsi in questo settore non si configura soltanto come un'alternativa al percorso universitario, anzi, talvolta è complementare, anche per chi intraprende corsi umanistici.
«Vogliamo mettere a disposizione di tutti la nostra decennale esperienza maturata nell'IA e da Napoli intendiamo essere protagonisti di un cambiamento che sta già avvenendo a tutti i livelli formando professionisti più qualificati. I primi riscontri già ci sono», dice D'Angelo.
Inoltre, Fiven è official partner ISTQB, l'organizzazione internazionale che certifica le competenze in questo ambito. A tutto questo va aggiunto che gli interlocutori di Skill Factory sono prevalentemente aziende multinazionali che guardano con attenzione all'innovazione partenopea esportata ormai in tutto il mondo.
